ALBE TRISTI di Rosi Marchese

ALBE TRISTI di  Rosi Marchese

Camminavo

per strade dissestate

attenta

a non inciampare

Erbacce davanti

intorno verde

non una foglia

da brucare

Dentro una caverna

coperta dall’inverno

dalla tana uscivo

come lucertola

Con il freddo,il caldo

non v’era stagione

in solitudine aspettavo

Quel qualcuno

promesso

da un sogno bugiardo

a condurmi per prati

Al risveglio

solo terra sterile

e strade dissestate

a testa bassa

per giorni camminai

Guardando i sassi

nei chilometri percorsi

briciole erano pagnotte

quel qualcuno

speravo incontare

conosceva il percorso

ignorato per cattivo egoismo

Ora seduta stò sulle rive

di un fiume tranquillo

vederlo aspetto arrivi

a testa china quel quancuno

Non sorridero’

mentre le acque per me

scorrono chiete

ed egli

le mie albe tristi

negò comprendere