Poesia LUNA E STELLE di Rosi Marchese @ Frase – Poche cose servono..

LUNA E STELLE di Rosi Marchese

 

Nel silenzio del buio,
calano le palpebre 
la luna, le stelle,
dall’alto ci guardano

Vicine, lontane ,tutt’intorno
in cielo brillano, luccicanti 
insieme come ogni notte 
quaggiu’ la terra ,illuminando

Alta la luna,
piccine le stelle 
essa fa’ da patrona
una nenia a noi
cantano insieme

Una ninna nanna silenziosa
con la loro luce ,senza voce
agli uomini, nella notte
dicono buonanotte

Piccine ,piccio’ 
brilliamo per tutti
piccoli e grandi 
luminose stelline
faro dei marinai
luna che nel mare
dal cielo ti specchiavi

Compagnia degli angeli
dei bimbi assorti nel sonno
per le mamme che 
vegliano i loro sogni 
alte abitate e da lontano
il mondo vegliate

Illuminando il buio pesto
per non far paura all’universo
il buon Dio vi creò luce
figlie stelle e madre luna

Nel cielo sberluccicando 
la terra nella notte illuminate
tappeto per amori e amanti
donate riposo ,agli stanchi

Grazie luna ,grazie stelle
nate per tutti gli esseri viventi
la notte rallegrate
se al freddo, al gelo 
in tutte le stagioni dell’anno
come ogni notte fedelissime 
rallegrate brillando..

 Poche cose servono per essere felici, una di queste è poter guardare il cielo stellato per rendersi conto di quanto si è fortunati..Che luna e stelle ti indichino la via,, infatti quando la tenebra diventa più buia, ogni luce brilla più vivida per illuminarti il cammino ..Così che un nuovo giorno possa aprirsi a te….

L’Infinito Giacomo Leopardi

L’infinito

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare.

Giacomo Leopardi

Non è stando in alto che ti senti grande e domini il mondo, ma è nel sentirti piccolo che abbracci l’infinito,anche solo ammirando la Natura .

orizzonti di luce Daniela Cesta

orizzonti di luce

orizzonti di luce
che aleggiano silenziosi e
donano gioia a chi li guarda,
l’anima sembra respirare l’ardore
di quella luce che sconvolge!
mentre il mare quieto sembra magico,
mille e mille piccole luci
brillano sulle piccole onde
sono come una dolce melodia
che riempie il cuore,
l’acqua e la luce parlano
parole straordinarie che confondono gli spiriti
angelico orizzonte di luce,
che rispecchia l’infinito.

 daniela cesta

Orrizonte invernale

Limoncello con i limoni della mia piantina ….

Aggiunta dello sciroppo all’infusione delle bucce di limone in alcool….
eccola tutta intera la mia cara piantina di limoni dopo aver raccolto quelli maturi per il limoncello ! non è un amore !!!

 

Questa pianta ha circa 3 anni e mezzo ,ma è la mia soddisfazione…

Ingredienti :1 litro Alcool per liquore.. Acqua 1 litro e mezzo …. zucchero dai 7 O 8 etti a piacimento .mettere le bucce in alcool per almeno 10 giorni al buio ,fare attenzione che col pelapatate di  non togliere il  bianco al limone ,dev’esserci solo la buccia gialla ,nulla bianco ,poiché quello darebbe poi al liquore un sapore sgradevole amarognolo ! dopo questa fase cioè 10 giorni  ,preparare lo sciroppo facendo bollire il litro d’acqua ove è sciolto lo zucchero ,lasciare raffreddare e poi unire il tutto e imbottigliare ! tenere in luogo fresco ,per offrire agli amici metterlo un paio d’ore in freezer ,deve essere molto freddo !! e buon lavoro

La Natura

Vorrei poter calpestare il

tuo suolo,

ma il mio passo è incerto e pesante.

Troppo tempo è passato,

troppe stagioni ho visto allontanarsi da me,

troppe occasioni ho lasciato andar via.

I miei respiri assorbono l’aria che tu doni loro,

inebriandomi.

I miei occhi si riempiono con la

tua bellezza,

con le tue forme,

con i tuoi colori.

In questo tempo in cui mi sento persa,

solo tu mi dai consolazione,

con te mi sento come se fossi ritornata al grembo materno,

da cui tutto ebbe inizio.

Autore: SIMONA ANTARES